Nelle filosofie, nelle religioni, nelle correnti di pensiero che hanno segnato positivamente il percorso dell’evoluzione dell’umanità, ritroviamo, spesso, i pezzi di un mosaico che, oggi, attraverso gli insegnamenti di Shri Mataji, prende, sempre più, la forma compiuta di un sentimento religioso universale. Più approfondiamo gli insegnamenti dei profeti, dei filosofi, dei santi del passato, che hanno parlato di illuminazione, di percezione della propria divinità, più ci si rende conto come Shri Mataji ha offerto al mondo intero, l’essenza di un metodo concreto, per realizzare le naturali aspirazioni del genere umano. Quanti hanno parlato, in maniera più o meno esplicita, di realizzazione del Sé!
La storia della spiritualità è piena di esempi importanti, ed anche noi, spesso, ci siamo imbattuti, con questa o con quella filosofia, con questa o con quella religione: ne abbiamo riconosciuto le verità, quando siamo stati fortunati; a volte, siamo rimasti affascinati dal loro linguaggio, ma siamo rimasti impantanati nelle difficoltà del metodo, nella oggettiva impossibilità di fare realmente esperienza del Sé. In Sahaja Yoga, invece, ci è sembrato, subito, tutto così semplice, a volte, anzi, troppo semplice, per il mentale di chi (ahimè!) ha subito abbandonato ogni ipotesi di ricerca in questa direzione.
Per me, devo dire, Sahaja Yoga è stata una autentica rivelazione di semplicità e di immediatezza, perso come ero nelle trame dei Koan e delle lunghe ed estenuanti meditazioni zen, per tentare di arrivare in vetta al Satori. Certo il primo amore non si scorda mai, e lo zen rimane per me un riferimento importante, se non altro perché ha formato il mio sentire ad una percezione più profonda dell’anima.
Ma senza dubbio, di fronte all’esperienza del silenzio che Shri Mataji mi ha regalato, subito, dalla prima meditazione, di fronte alla percezione forte e immediata delle vibrazioni, e all’entusiasmo e alla gioia per l’esistenza che ho provato nei giorni a seguire, ha cancellato, non solo il mio primo amore per lo Zen, ma ogni altra ipotesi di ricerca.
Attraverso l’esperienza, tutti abbiamo intuito che, ciò che è straordinario di Shri Mataji, è il fatto che il suo linguaggio, nella sua semplicità e nella sua immediatezza, è sempre capace di arrivare al cuore degli esseri umani.
E’ il fatto, che le sue parole hanno la capacità di sollecitare la spontaneità di un desiderio che, in ognuno di noi, si fa subito ambizione di unione, di silenzio, di amore puro, senza nessuno sforzo, senza, a volte, neanche accorgersene.
Ascoltare Shri Mataji parlare di amore, di unione, di innocenza, di perdono, significa autenticamente fare l’esperienza dell’amore, dell’unione, dell’innocenza, del perdono, in un modo che, a volte, ci sorprende ancora. Ma ancora di più, quando nel nostro cuore sentiamo forte il desiderio d’amore per Lei, allora la nostra attenzione prende la forma del silenzio, della pace, e l’esperienza della gioia diventa il sostegno spontaneo al nostro desiderio di unione.
Nella spontaneità dei sentimenti, nella profondità dell’esperienza, la percezione del presente, la sensazione di assoluta armonia interiore, ci danno la dimensione precisa dell’illuminazione tanto cercata e tanto promessa.
E una volta a portata di mano, l’esperienza si rivela in tutta la sua semplicità, e si gioisce dell’essere, della naturale umiltà a lasciarsi plasmare da un amore assoluto che ci riempie di gioia e di pace. Nella semplicità, nell’immediatezza, nella spontaneità del metodo Sahaja Yoga, sta, in fondo, l’essenza stessa della percezione dell’essere.
E nell’esperienza dell’unione che Sahaja Yoga ci regala ogni volta, tutto questo ci appare come la chiara conoscenza su cui costruiamo, giorno dopo giorno, una consapevolezza del tempo e dello spazio, che si fermano alla dimensione dell’attimo, del presente in cui li percepiamo. In questi attimi, la dolcezza, la tenerezza, la gioia, la pace, l’amore, il senso di appartenenza e di unione con ogni cosa, riempiono quella dimensione e di nulla abbiamo più desiderio, se non di sentire sempre, più forte, dentro di noi, l’amore per Lei.
Ed è questo amore ad ampliare quella dimensione, a rendere reale dentro di noi tanta conoscenza. Ci si accorge, allora, che la tecnica, il metodo, la forma, tanto più il pensiero, perdono ogni significato e tutto funziona se non con l’amore per Shri Mataji. Ed è il suo amore la vera conoscenza, le Sue parole il nutrimento del nostro desiderio, la sua presenza nel nostro cuore, l’autentica illuminazione. Millenni di ricerca, di spiritualità, di sentimento religioso trovano la sintesi ed il significato in questo riconoscimento, in maniera naturale, spontanea. Sentire questo, sperimentarlo, vuol dire penetrare, appunto, nella straordinaria grandezza dell’avvento di Shri Mataji.
Coloro che hanno già fatto questa esperienza, non hanno più motivo per abbandonarla.
Carlo Di Fulvio
Grazie per aver pubblicato questo mio scritto di alcuni anni fa. Che dire..? Dopo tanti anni il sentimento di amore filiale che dal primo momento che ho conosciuto Shri Mataji, attraverso una sua foto, mi ha sostenuto in questo desiderio di conoscere Dio, ancora oggi mi accompagna ogni giorno e mi sostiene in ogni momento. Spero nella mia vita, di riuscire a condividere questo naturale amore per Lei con ogni persona e di farlo conoscere come l’unica via per una vera rivoluzione interiore. Dopo aver tanto cercato, studiato e percorso tante vie, senza escludere mai nulla, proprio non riesco a rinunciare all’amore per Shri Mataji.
Come la causa prima della gioia che provo ogni volta che, nel silenzio della mia attenzione, riesco a riconoscere Dio in ogni cosa che vive intorno a me. Ed è la cosa più bella che può capitarmi e quando accade non posso che ringraziare Lei, solo Lei! Spero che sia così per tutti.Con affetto per tutti i Sahaja Yogis,carlo di fulvio
verissimo l’amore e la compassione che ci insegna Madre ti riempiono la vita. La mia esperienza in SY dura da circa due anni ed ogni giorno è buono per ringraziarLa dei suoi insegnamenti. JSM