“Il razzismo è la più grande calamità” – Shri Mataji Nirmala Devi

Il razzismo è la più grande calamità che gli esseri umani si siano procurati da soli.

La diversità dei corpi, dei volti e della pelle creata dalla natura è molto importante perché altrimenti saremmo tutti uguali. Ci sarebbe un noioso esercito di facce umane. Purtroppo la gente di colore fu considerata primitiva, mentre quella con la pelle bianca avanzata. E’ un’arroganza intollerabile discriminare tra un essere umano e un altro in funzione del colore della pelle. Tutti hanno lo stesso cuore, gli stessi sentimenti, le stesse espressioni per manifestare l’amore o l’odio. Tutti sorridono alla stessa maniera, tutti piangono alla stessa maniera.

Un paese nel quale una popolazione di colore è nata, appartiene a quella popolazione. I suoi appartenenti possono essere primitivi o arretrati ma nessuno straniero, nemmeno un bianco, ha il diritto di occupare le loro terre con la forza, usando fucili e cannoni contro nativi disarmati. Immaginate la brutalità: essere umani neri trattati come schiavi. Sebbene la schiavitù sia stata poi abolita, i poteri coloniali bianchi hanno continuato ad infliggere inenarrabili offese e torture alle popolazioni, povere e semplici, delle loro colonie.

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Se la storia del dominio coloniale in Africa, in Asia, e in America Latina fosse scritta nel rispetto della verità e dell’obiettività, l’intero genere umano resterebbe scioccato venendo a sapere l’enormità dei crimini commessi dai governi bianchi.

Quelli che hanno sparso i semi della violenza razzista raccolgono ora come frutto una caotica violenza cui, in maniera brutale, prendono parte persino gli adolescenti. Ogni azione ha una reazione. Questa reazione è arrivata in tutto il mondo ai limiti estremi, in un modo bruttissimo e ingiustificabile. Sembra ora impossibile dare una nuova direzione alle relazioni tra bianchi e genti di colore.

Se i bianchi avessero un minimo di saggezza, si renderebbero conto che le popolazioni nere sono superiori in molti campi. Per esempio quelli dalla pelle bianca non sanno cantare come i neri. Non hanno lo stesso dono naturale del ritmo. […] Basterebbe, per comprenderli e apprezzarli, essere un po’ sottili, diventare sufficientemente umili e capire con quanti doni i neri siano stati benedetti dal divino.

Il razzismo è accettato come un’assoluta convinzione da quegli esseri umani che  pensano di essere superiori agli altri. Pensando in questo modo, fanno solo attività mentale. Con queste idee in mente, non hanno più la possibilità di capire la realtà. Una volta che un gruppo di persone si metta a credere di essere più alto degli altri, qualunque atto peccaminoso faccia, viene nelle loro menti giustificato. Non riescono a ricredersi, a rendersi conto che quello che stanno facendo è moralmente, e da tutti i punti di vista, sbagliato. Il razzismo viene da una completa ignoranza della realtà.

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Ho sentito e compreso il dolore dei neri, il tormento di chi è dovuto passare attraverso orribili esperienze solo perché aveva la pelle nera. Questa discriminazione in funzione del colore è così comune e diffusa che non si riesce proprio a capire come mai, anche a livello individuale, gli esseri umani diano così tanta importanza al colore e alla carnagione. Insultare o prendersi gioco di una persona per il fatto che ha la pelle nera è un grosso crimine contro Dio Onnipotente. E’ Dio che ha creato questa varietà e chi la usa per creare differenze e condizioni di superiorità, non si rende conto di commettere un peccato che non può essere perdonato dal divino. Nessuno ha il diritto di insultare o guardare dall’alto in basso qualcun altro perché ha un diverso colore di pelle. A causa di questi tormenti continui, i neri sono diventati estremamente violenti. Violenza che può essere compresa, ma con cui non si può essere d’accordo.

Hitler ha impiegato per costruire la sua forza alcuni anni, duranti i quali l’immoralità in Germania era un fatto diffuso e accettato. Hitler è stato anche il prodotto del razzismo. La atrocità e le crudeltà nelle quali indulgeva gli devono essere sembrate giustificabili, altrimenti come avrebbe potuto portare avanti i suoi piani per distruggere tanti essere umani? Era peggio di un diavolo, come molti dicono; ma dev’essere che dietro alle idee di superiorità ci si può perdere. Le persone orientate sull’ego vogliono dimostrare di avere la responsabilità dell’intero mondo e pensano, grazie a qualche pretesto o a una qualche giustificazione, di avere il diritto di essere crudeli. Hitler da parte sua non cercò nemmeno di trovare una singola, specifica ragione di odio nei confronti degli ebrei. Non c’è nessuna prova nella sua vita che mostri che sia stato torturato o anche solo ferito o colpito da alcun ebreo vivente allora in Germania. Approfittò della generale atmosfera molto immorale che c’era allora nel suo paese. In quei giorni i tedeschi vivevano in modo molto decadente e volgare. Si può capire che nel suo cuore c’era una rivolta contro la società tedesca, dove le donne venivano usate dagli uomini a loro piacimento, e d’altra parte le donne erano pronte e disponibili per soddisfare al meglio uomini che avessero denaro. Gli ebrei erano conosciuti per essere molto religiosi e morali, ma anche molto avidi. Davano sempre denaro in prestito a tassi esorbitanti e poi perseguivano i debitori per tutta la vita, spesso causando angosce e dolori.

Questo è un altro tipo di crudeltà proprio di una società decadente, per cui i soldi accumulati vengono spesi in maniera eccessiva e smodata per i cosiddetti piacere della vita. In una società dove la lussuria diviene lo stile di vita della popolazione, spuntano come funghi persone avide che vogliono sfruttare le debolezze degli altri. Il risultato è che il denaro diventa la cosa più importante per la maggioranza della popolazione, senza più considerazione per gli altri, senza più amore, senza compassione.

 

Shri Mataji Nirmala Devi – estratto da Meta Modern Era

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