Il significato dell’Om

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In un precedente post Silvana ha mirabilmente spiegato come questo ormai conosciutissimo segno rappresenti il suono emesso dall’energia onnipervadente, Colei che ha creato il mondo, e come un riflesso di Essa si trovi in ogni essere umano con il nome di Kundalini, energia residuale che permette di riconnetterci con la sua fonte cosmica, dando vita allo stato di yoga. Perché però l’Om ha quest’immagine?

Shri Mataji, fondatrice di Sahaja Yoga, nel 1988 ha spiegato la formazione dell’Om illustrandola con un disegno:

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“Vedete, questo è Shri Shiva (l’aspetto maschile di Dio, Colui che agisce), quando era solo, era appena un punto. Non esisteva nient’altro. Ma poi Shri Shiva volle testimoniare se stesso, nel senso che sentì il bisogno che ci fosse qualcos’altro. Così, come in uno specchio, separò se stesso dalla sua Shakti ( l’aspetto femminile di Dio, il potere che lo sostiene, il puro desiderio). Ma poichè l’amore tra Shri Shiva e Shri Shakti è tanto profondo, Shakti non fu molto contenta di essere spinta fuori.” Shri Mataji ha poi disegnato un cerchio intorno al punto, e ne ha poi fatto qualcun’altro  fino ad arrivare ad un’ellissi. Il motivo dell’ellissi era che Shakti voleva tornare indietro da Shiva, per cui Lui la spinse ancora lontano. “Vai e crea!” disse Lui; questo spiega perchè tutti i movimenti circolari nell’universo non disegnano cerchi perfetti ma ellissi che sono una delle manifestazioni dell’amore tra Shri Shiva e Shri Shakti. Una volta accettato ciò che doveva fare, si separò in tre parti: Shri Mahakali, Shri Mahasaraswati, Shri Mahalakshmi. Queste cominciarono a manifestarsi a livello sottile; non c’era ancora niente di creato. Tutto ciò che esiste, allora, si basa su questi tre poteri; subito dopo Shri Shakti creò Shri Ganesha, il quarto potere, quello dell’innocenza.

M106 in Canes Venatici

Così allorapuò essere spiegato l’Om: la linea superiore rappresenta Shri Mahakali, quella inferiore Shri Mahasaraswati, e l’ultima è Shri Mahalakshmi. Poi c’è il punto (bindu) che indica ancora una volta Shri Shiva.

Dal Capitolo 42 del Markandeya Purana:

L’Om è composto dalle tre lettere A, U, M che sono tre istanti caratterizzati da puro desiderio, azione, amore e un’ultima, impercettibile parte, che risiede sulla cima della testa che può essere raggiunta solo in meditazione ed è chiamata GANDHARI ; si manifesta con la percezione di antenne che si muovono sulla testa (vibrazioni).

Non appena la sillaba Om viene pronunciata e raggiunge la testa, ci is perde nella meditazione, uniti al Brahmam, lo Spirito Supremo. La vita diviene un arco, l’anima la sua freccia e il Brahmam l’obiettivo supremo che può essere colpito solo dall’uomo accorto che dovrebbe unirsi ad Esso così come la freccia intercetta il suo obiettivo.

La sillaba Om, che consiste in tre istanti e mezzo, dovrebbe essere conosciuta così come i tre mondi (terrra, cielo e Paradiso), i tre poteri e le tre deità, Vishnu, Brahma, Shiva ( i tre aspetti di Dio Padre) e chi è assorto nella meditazione sull’ Om  può ottenere  la liberazione, la realizzazione.

Il primo istante indica il discreto, ciò che è quantificabile, il secondo il non manifesto, mentre il terzo istante la consapevolezza e l’attenzione; Gandhari è la più alta dimora, l’emancipazione finale dall’esistenza. In ques’ordine si dovrebbero percorrere questi stati di meditazione.

Pronunciando la parola Om tutto ciò, esistente o meno, può essere compreso; il primo istante è corto, il secondo lungo, il terzo prolungato mentre Gandhari non è esprimibile a parole…


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